| 1 | GIUSEPPE ZILIO | 7- | Gioca solo un tempo, ma quanto basta per confermarsi il più costante dei rossostellati: costante su livelli d’eccellenza. Questa è la differenza con gli altri portieri del torneo: gli altri sembrano bravi, lui lo è… sempre. |
| 3 | GIOVANNI BATTOCCHIO | 7- | Mette uno dei gol più pesanti e più entusiasmanti dell’anno. Per il resto non delude le attese, gioca mille palloni e ripropone sempre: un Pirlo senza ciuffo. |
| 4 | PAOLO MENEGHINI | 6+ | Fine d’anno col fiatone per The Wall. Ma fortunatamente è un muro in cemento armato… e quello che gli corre dentro non è semplice acciaio: è classe! Per questo non crollerà mai. |
| 5 | SIMONE CAVALLIN | s.v. | |
| 6 | ROGER BIZZOTTO | s.v. | |
| 7 | SIMONE SANVIDO | 6+ | Gli mancava solo questa palestra. La palestra maledetta! Samp gioca praticamente in apnea per il raffreddore, ma mette una doppia nell’unica palestra della provincia in cui non aveva ancora fatto centro. Un grande! Il voto (bassino, tutto sommato) è forse da attribuire ai troppi falli, l’ultimo in particolare poteva costare… la testa. |
| 8 | WALTHER BATTISTEL | s.v. | |
| 9 | LUCA CAVALLIN | 6,5 | Anche lui esce vincitore dalla palestra degli orrori. 5 mesi fa il disastro col Metius lo fermava proprio nel suo miglior periodo di forma; ora è il suo gol a portare la squadra nella corsia di sorpasso. Una soddisfazione personale, in una stagione grandiosa. |
| 10 | SIMONE BERGAMINI | 6- | Quando smette di essere un incontro di futsal e diventa una lotta senza quartiere smette anche di essere la sua partita: resiste e si danna l’anima, ma resta un po’ troppo ai margini della battaglia. Il Berga è un pacifista. |
| 13 | DENIS POLI | 6+ | Cuore di dèmone. Corre e si smazza dimostrando ancora una volta di essere un gladiatore. Rimedia un’ammonizione che è l’esatta, tangibile, spettacolare dimostrazione della sua prestazione: puntuale, pulita ed eccedente (ma questo è un difetto del futsal) ad ogni regola. |
| 12 | ENRICO BATTOCCHIO | 6,5 | Entra in campo nel momento peggiore dei bianchi. Subisce tre sberle, senza neanche poter ribattere. O meglio, mettendoci un po’ a ribattere, più o meno fino al penultimo giro di lancette del cronometro. Quello è il suo momento, il momento in cui entra nella storia e in Serie A, trascinandosi tutto il Romano C5. |
| 16 | CRISTIAN MORO | 5,5 | Brutto voto per una partita che non lo vede mai protagonista. Si propone e prova ad impensierire gli “schiavoni”, ma non è serata. Venerdì prossimo c’è il Cobra: è con loro che è iniziata l’avventura di Moro-Super-Star… rettile avvisato, mezzo salvato. |
| 18 | MATTEO CAVALLIN | 6,5 | Il “cristallo” non è un soprammobile, ma un lottatore che non ha paura di frantumarsi. Punge e si fa trovare pronto per il 15° gol. Naturalmente esce per infortunio, ma lui si piega, non si spezza. |
| 22 | LEONARDO PIEROBON | 6+ | Si prende dei rischi, ma la gara non gli scappa di mano. Sapeva in anticipo come interpretare l’avversario e la psicologia dei suoi. Il voto, forse un po’ basso, dipende probabilmente dal non aver saputo dare una sterzata ai suoi; ad es. con nuovi innesti, prima del parziale di 3 a 0. Ma si sa, il mister è come un medico, se interviene poco significa che la salute c’è. E il Romano C5 è ricco di vitamina… A! |